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I batteri nelle urine sono un problema molto comune soprattutto nelle donne, per via della particolare anatomia dell’apparato genitale. E’ una condizione che può colpire anche gli uomini anche se le statistiche dimostrano che solo il 15% ne e’ affetto tra i 65 e gli 80 anni di età.
I batteri nelle urine rappresentano la prima causa di infezione alle vie urinarie, che se non curata a dovere si rischia di andare incontro a delle complicazioni molto più serie e di conseguenza i tempi di guarigione potrebbero essere anche lunghi.
Batteri nelle urine: cause
Quando nelle urine si riscontra la presenza di batteri (oltre 100.000 per millilitro) si parla di batteriuria.
Generalmente la causa principale e’ dovuta ad un’infiammazione o infezione dell’apparato genitale o del tratto urinario dovuta a diversi fattori, quali:
- Cistite
- infiammazione dell’uretra
- utilizzo del catetere
- infiammazione della ghiandola prostatica, meglio conosciuto con il termine prostatite
- gravidanza e puerperio
Diversi possono essere i batteri che provocano tale disturbo. Tra i più comuni troviamo:
- Escherichia Coli
- Proteus
- Stafilococco
- Pseudomonas aeruginosa
- Neisseria gonorhoeae
Batteri nelle urine: sintomi
Quali sono i sintomi che maggiormente si riscontrano quando ci sono i batteri nelle urine? Generalmente la batteriuria può essere associata a manifestazioni tipiche delle infezioni urinarie:
- malessere generale
- dolore o fastidio durante l’atto della minzione
- sensazione di non aver svuotato completamente la vescica
- dolori nella parte bassa dell’addome
- urine maleodoranti
- ripetuto stimolo ad urinare
Tuttavia non sempre si avvertono i sintomi appena descritti. Talvolta la batteriuria e’ asintomatica, ovvero non si accusa alcun sintomo. Non si tratta di una situazione preoccupante quando si diagnostica tale dilemma, ma per le donne in gravidanza può causare problemi, come parti prematuri o nascita di bambini sottopeso. Ecco perchè nel primo trimestre di gestazione viene prescritto alle donne gravide una urinocultura .
E’ stato appurato secondo alcuni studi scientifici che le donne in gravidanza colpite da batteriuria asintomica va dal 2% al 10%, e il tipo di batterio identificato e’ l’Escherichia Coli.
Ma anche per chi soffre di diabete, in particolar modo durante la terza età, chi ha ricevuto un trapianto di reni, chi soffre di calcoli renali e chi utilizza un catetere è necessario di tanto in tanto sottoporsi al test dell’urinocultura, mentre per tutti gli altri non c’è motivo di allarmarsi.
Valori batteri nelle urine
Questi batteri possono essere individuati attraverso dei normali test grazie ai quali sono in grado di rilevare la presenza di nitriti nelle urine.
Solitamente la procedura più sicura è l’urinocultura, una tecnica che non solo segnala la presenza di batteri, ma altresì è capace di individuare la tipologia e la specie. Si parla di presenza di batteri nelle urine quando il valore supera i 100.000 per millilitro.
Cosa fare
Una volta che e’ stata riscontrato il problema, il proprio medico curante prescriverà una terapia a base di antibiotici. Naturalmente come è stato illustrato precedentemente, diversi sono i batteri che possono causare tale disturbo, per cui una volta individuato il ceppo, sarà il medico stesso a prescrivere il giusto antibiotico.