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La dieta del gruppo sanguigno è uno stile alimentare salutare basato su alimenti freschi, naturali e tradizionali, combinati correttamente in base al proprio gruppo sanguigno. La correlazione tra cibo e sistema immunitario è stata sperimentata per la prima volta nel 1957 dal naturopata americano James D’Adamo. Nel nostro paese è diventata molto popolare grazie a un medico piacentino, il dottor Mozzi.
I presupposti della dieta del gruppo sanguigno:
L’ideatore di questa dieta parte dal presupposto che la differenziazione dei gruppi sanguigni nell’essere umano sia avvenuta durante il corso dell’evoluzione darwiniana.
In qualche modo, il gruppo sanguigno dovrebbe rappresentare la traccia genetica di una predisposizione innata verso un certo tipo di alimentazione, comportamento e attività motoria.
Secondo D’Adamo, in alcuni alimenti sono contenute particolari proteine, chiamate lectine, in grado di influenzare in modo diverso i vari gruppi sanguigni (A, B, AB e 0). Ogni persona, in relazione al proprio gruppo sanguigno presenta un’ intolleranza nei confronti di determinate lectine. Tale danno spiegherebbe l’epidemia di intolleranze alimentari e disturbi legati a determinate scelte dietetiche.
Ora vediamo più nel dettaglio come si compone la dieta in base ai vari gruppi sanguigni; cosa dovrebbero mangiare gli individui con quel gruppo sanguigno e cosa dovrebbero invece evitare.
GRUPPO SANGUIGNO 0:
Il gruppo 0 è il capostipite dei vari gruppi sanguigni, è il gruppo sanguigno tipico dei cacciatori, caratterizzati da un fisico robusto, tozzo e muscoloso e con una forte predisposizione ai cibi di origine animale.
Questi soggetti trarrebbero dunque benefici dalle cosiddette diete iperproteiche e chetogeniche, come la Paleodieta, Plank o Chetogenica.
Sono invece alimenti sconsigliati latticini, le leguminose, i cereali e i derivati, come il pane, la pasta, il riso, i fagioli, i ceci ecc. I soggetti con gruppo sanguigno zero avrebbero una maggior tendenza alla celiachia.
Proprio come i veri cacciatori primitivi, queste persone dovrebbero svolgere regolarmente attività lavorative di tipo fisico o sportive intense, caratterizzate dall’impegno massiccio della forza e della velocità di breve durata.
GRUPPO SANGUIGNO A:
Il gruppo A è tipico degli agricoltori. Nella storia evolutiva dell’uomo questa attività di sostentamento è comparsa tardi, ma ha determinato un cambiamento radicale della dieta collettiva e dello stile di vita.
I portatori del gruppo sanguigno A beneficiano di una dieta ricca di alimenti vegetali, tra cui ortaggi, frutti, cereali, leguminose e devono invece limitare il consumo di carne.
Partendo dal presupposto che quello dell’agricoltore dovrebbe essere un lavoro meno pesante del cacciatore, si consiglia di associare alla dieta una quantità rilevante di attività fisica meno intensa o comunque non troppo impegnativa.
GRUPPO SANGUIGNO B:
Il gruppo B caratterizza le popolazioni nomadi. Le caratteristiche principali di queste popolazioni sono il sistema immunitario molto forte e un apparato digerente tendenzialmente efficace.
Queste persone possono consumare tranquillamente i latticini. Gli unici alimenti sconsigliati sono quelli ricchi di conservanti e di zuccheri semplici.
Data la tendenza agli spostamenti frequenti sarebbero più idonee le attività fisiche leggere, con un importante componente mentale, come il tennis e la camminata o il nuoto.
GRUPPO SANGUIGNO AB:
Il gruppo AB, infine, è descritto come “l’enigmatico” e sta nel gradino più alto della scala evolutiva.
Dal punto di vista dietetico e sportivo, l’enigmatico si pone a metà tra il gruppo A e il gruppo B. Può quindi consumare con moderazione un po’ tutti i cibi, senza esagerare con i latticini.
In conclusione:
La dieta dei gruppi sanguigni risulta ad oggi priva di validità scientifica e non vi sono dimostrazioni sui suoi effetti benefici. Vi consigliamo quindi di consultare sempre il vostro medico di fiducia prima di intraprendere qualsiasi tipo di dieta.