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Avere un sorriso perfetto, o quasi, è il sogno di tutti. Nei rapporti umani, infatti, il volto rappresenta il principale canale di comunicazione. Quando si hanno i denti sporchi per motivi che vanno dalla scarsa igiene fino ai segni del fumo di sigaretta, capita spesso di sentirsi a disagio.
Quasi tutti, almeno una volta nella vita, hanno avuto difficoltà nel sorridere durante una foto per via dei denti e, una volta arrivati a casa la sera, si sono guardati allo specchio con l’intenzione di pulirli.
Se ti riconosci nella situazione appena descritta, senza dubbio, almeno una volta, hai pensato di ricorrere alla pulizia denti.
Quali sono le differenza tra quella effettuata dal dentista e quella che, invece, si può fare a casa? Nelle prossime righe, abbiamo cercato di rispondere a questa domanda. Subito qui sotto, puoi trovare anche un indice. Grazie ad esso, se vorrai, potrai approfondire gli aspetti che ti interessano maggiormente.
Pulizia dei denti dal dentista: come funziona?
Quando si pensa alla pulizia denti, è naturale immaginare quella che viene effettuata dal dentista. In merito ci si fanno spesso domande. La pulizia dei denti professionale è dolorosa? Come funziona di preciso? Per quanto riguarda il dolore, la risposta è “dipende”.
Se ci si sottopone con frequenza a sedute di detartrasi (il nome tecnico della procedura della pulizia denti dal dentista), si ha meno tartaro da eliminare.
In caso contrario, l’intervento può protrarsi per diverso tempo e risultare particolarmente dolorosa. Detto questo, vediamo un attimo come funziona.
Prima di elencarle, ricordiamo che questo trattamento non richiede l’anestesia. Viene infatti effettuati con strumenti di natura sonica od ultrasonica, grazie ai quali è possibile distruggere il tartaro senza provocare alcun dolore. Per rifinire il tutto, il professionista può intervenire successivamente anche con strumenti manuali.
L’eliminazione – tecnicamente ablazione – del tartaro è la prima fase. Ad essa segue quella delle macchie dentali. Il processo in questione, viene effettuato ricorrendo a una speciale pasta abrasiva e grazie all’airflow, un getto d’acqua e bicarbonato.
Nel corso dell’ultima fase della pulizia denti, il professionista procede lucidando lo smalto attraverso specifiche mascherine di fluoro. Utile per prevenire la parodontite, la pulizia denti dentista è molto efficace ma ha anche dei costi notevoli. Come risolvere il problema? Informandosi sulle procedure fai da te. Nelle prossime righe, puoi trovare qualche dettaglio in merito.
Pulizia dei denti fai da te
Fare la pulizia denti a casa è molto semplice. Quello che serve è prima di tutto uno spazzolino, accompagnato da un po’ di pazienza. Lo spazzolino in questione, va posizionato a 45° in direzione del margine delle gengive. L’estremità delle setole, nello specifico, deve essere inclinata in direzione del solco gengivale. Qui, infatti, tende ad accumularsi la placca.
Per ottenere risultati, bisogna spazzolare i denti in maniera continua, procedendo dal margine gengivale verso l’estremità del dente. Si inizia pulendo la superficie esterna dei denti dell’arcata superiore, per continuare con quella dei denti dell’arcata inferiore. Durante gli step successivi, bisogna dedicarsi alla superficie interna come ti mostra il video qui sotto.
Successivamente, si passa alla superficie dedicata alla masticazione. Chi vuole un alito davvero fresco e piacevole, dovrebbe concentrarsi anche sulla pulizia della lingua.
Per eseguire al meglio queste procedure di pulizia denti fai da te, è importante utilizzare dentifrici di qualità, meglio se naturali. Tra i prodotti più efficaci e salutari, è possibile ricordare i dentifrici alla camomilla, per non parlare di quelli a base di aloe ed argilla. Ovviamente se non si è sicuri delle caratteristiche dei prodotti è consigliabile leggere l’INCI.
Ecco alcuni prodotti di qualità per la salute dentale
Concludiamo ricordando che, per ottimizzare la pulizia, è necessario il ricorso al filo interdentale. Le setole degli spazzolini, infatti, non riescono ad andare in profondità e a raggiungere le superfici interne dei denti storti e di quelli inferiori.